VALENTINA BARRI,dalla chimica alla natura

Valentina Barri con i suoi nutraceutici a Lugano

Dopo vent’anni di carriera nella chimica farmaceutica Valentina Barri abbandona le multinazionali per formulare e produrre nutraceutici naturali in Ticino.

Di Cindy Fogliani
Quattro preparati nutraceutici e cinque tisane sono le formulazioni che Valentina Barri, chimica farmaceutica, propone dal 2023 in Ticino con il marchio TENACI, acronimo di Tecnologia, Ecosostenibilità, Natura, Amore, Colore, Idee.
La incontriamo in Piazza Molino Nuovo nel nuovo spazio «Oltre la siepe», naturale evoluzione di Tenaci, che è luogo di incontro, divulgazione, condivisione e benessere.

Valentina è stata attiva per oltre vent’anni nell’ambito della ricerca e dello sviluppo farmaceutico, formulativo, produttivo per la creazione di numerosi prodotti medici e farmacologici utilizzati in diversi ambiti. Seguendo un suo particolare interesse ha approfondito lo studio di molecole naturali estratte dalle piante. Una passione che le ha permesso di creare brevetti innovativi a uso delle aziende con cui ha collaborato. Confrontata con condizioni di lavoro vieppiù pressanti e limitanti, nonostante offerte di collaborazione da parte di rinomate multinazionali, Valentina ha deciso di «saltare il fosso» per mettere la sua esperienza non al servizio delle aziende, ma al servizio delle persone secondo la sua visione di salute.
Secondo lei un organo sta bene solo quando l’ambiente che lo circonda è in armonia e questo permette al corpo stesso di riequilibrare il proprio sistema immunitario, energetico e metabolico.
«In farmaceutica si identificano molecole con determinate proprietà da utilizzare a scopi terapeutici», ci spiega. «La molecola viene isolata e purificata; in seguito, si tratta di trovare il modo per favorirne la corretta assimilazione nei tempi desiderati che possono essere accelerati o rallentati a dipendenza del caso. Per fare questo si utilizzano sostanze specifiche come eccipienti. Attualmente le industrie farmaceutiche stanno investendo molto nei nutraceutici, ovvero complementi alimentari per l’assunzione di determinati minerali, vitamine e altre sostanze. Questo può essere considerato positivo in quanto il focus passa dalla cura alla prevenzione. Spesso, però, vengono utilizzati gli stessi processi di produzione desinati ai farmaci; ovvero si isolano e purificano singole molecole con la differenza che, nell’ambito dei nutraceutici, l’utilizzo di eccipienti, che non sono esenti da possibili effetti indesiderati, non è consentito. Questo, a dipendenza della formulazione, può ripercuotersi sulla possibilità di assorbire la molecola da parte dell’organismo. Il nostro corpo, infatti, non è fatto per assorbire principi attivi isolati, ma sostanze complesse».

Cosa consiglia dunque a chi desidera assumere complementi alimentari?
«Prima ancora di pensare al complemento alimentare conviene pensare all’alimentazione. Più un alimento è assunto nella forma naturale e meglio è per la salute nostra e del nostro intestino. Se parliamo di vitamine pensiamo a frutta e verdura fresca in modo particolare, se pensiamo a minerali e altri oligoelementi entrano in gioco anche cereali integrali, verdura cotta, tisane ecc… . Quando qualcuno senza problemi di salute rilevanti mi contatta perché desideroso di assumere questa o quell’altra vitamina la prima cosa che consiglio di fare è nutrirsi nel modo giusto».

Alimentarsi nel modo giusto non è sempre facile e in tutti casi spesso si è confrontati con prodotti che a causa dei metodi di coltivazione, di lavorazione, dei trasporti, sono poveri di oligoelementi.
«È vero. Abbiamo accelerato i tempi naturali anche quelli dell’agricoltura dove, per esempio, i frutti non hanno più il tempo per giungere a maturazione e per aumentare la resa impoveriamo i terreni e con essi gli alimenti. Il vantaggio di un nutraceutico è che vi è un controllo della quantità di componenti attivi quali per esempio vitamine e oligoelementi specifici. Quando mangio una mela non posso sapere quante vitamine contiene, con un complemento alimentare sì, anche se questo non basta perché è ancora più importante sapere quanti di questi elementi vengono poi assimilati dal corpo. Qui entra in gioco la formulazione. Il mio consiglio è di affidarsi a prodotti il più possibile naturali, che non contengano solo la molecola, ma tutto il complesso di una determinata pianta o un abbinamento di fitocomplessi. La ricerca di materie prime di buona qualità è una delle maggiori difficoltà che riscontro anche nella composizione dei nutraceutici. Ho investito molto tempo ed energie per reperire fornitori che coltivano senza danneggiare il terreno e la pianta, senza il ricorso a sostanze nocive, preservando i fitocomplessi anche nella fase di estrazione senza utilizzare solventi a eccezione dell’acqua».

È in questo che le formulazioni di Tenaci si distinguono?
«Il fondamento di Tenaci è la sinergia tra tre elementi fondamentali per la vita: acqua, vitamine e minerali, sinergia di fitocomplessi naturali. L’ideazione di ogni formula è il risultato di un ventennio di ricerca in biochimica, anatomia, farmacologia e farmacocinetica, scienze naturali e biologiche, ricerca in ambito preclinico e clinico e nelle tecnologie formulative. I prodotti ideati sono altamente solubili in acqua e pensati per un ottimale assorbimento attraverso i nostri sistemi biologici.
Il ricorso a un prodotto in polvere che si scioglie in acqua, anziché a pastiglie e capsule, vuole anche allontanarsi da un’assunzione di tipo medico, avvicinandosi ad un’assunzione di tipo alimentare, dunque più naturale e riconosciuta dall’organismo e dalla psiche. Quando ingerisco una pastiglia il corpo non viene praticamente coinvolto. Quando bevo qualcosa sì, mi rendo conto, e l’organismo si rende conto, del fatto che ci stiamo nutrendo. Questa consapevolezza per me è fondamentale, attiva i processi naturali di assimilazione e non solo, permette di ascoltare il corpo e i suoi bisogni. Questa consapevolezza di sé è fondamentale per nutrirsi in modo adeguato in ogni momento: di alimenti, ma anche di esperienze, emozioni adatte».

Tenaci propone anche tisane. Il calore non va a deteriorarne le sostanze contenute nella pianta?
«Considero le tisane come il nutraceutico dimenticato ed è il motivo per cui le abbino alla linea dei miei integratori. Se da una parte nell’infuso le vitamine spesso vengono perse, dall’altra altri oligelementi e molecole attive importanti per la salute vengono estratti proprio attraverso l’acqua calda e resi maggiormente disponibili per essere assorbiti e farci stare bene. È il caso, per fare due esempi, dei glucosidi e flavonoidi per la verbena e oli essenziali e triterpeni per il timo. Il processo di essicazione della pianta fa sì che queste sostanze siano presenti in una maggiore concentrazione, soprattutto se fogli e fiori vengono preservati intatti. Sono una grande estimatrice delle tisane di qualità e ne consiglio il consumo».

Informazioni tenaci.ch