SWISS MOUNTAIN CLINIC, una storia di famiglia

Non siamo dotati di protocolli; ogni percorso è ideato a misura di ogni singola persona. Siamo in sette miliardi su questa Terra, e non uno è uguale all’altro“.

Fondata nel 1987 Clinica Paracelsus Al Ronc, oggi Swiss Mountain Clinic, di Castaneda si è affermata come centro internazionale per la medicina regolatoria e la diagnostica causale. Nel 2012 è stata ritirata dai coniugi Petra Wiechel, medico generalista ed esperta in medicina biologica e funzionale e Ulf-Torsten Wiechel, dopo anni in cui Petra vi ha collaborato “I miei genitori hanno potuto fare questo passo proprio grazie all’aiuto economico pervenuto dagli stessi pazienti”, racconta la figlia Fiederike Wiechel, medico in medicina generale che, dopo diverse esperienze in ospedale e una specializzazione in medicina complementare e integrativa è ora parte integrante dello staff di Swiss Mountain Clinic: “Sono affascinata dalla medicina regolatoria e dal suo potenziale”, ci dice mentre ci accoglie con Stefano Capuano, responsabile per le relazioni pubbliche.
Qui si percepisce entusiasmo e dedizione da parte di tutto lo staff: dall’approccio al paziente, all’alimentazione, alle relazioni, alla scelta delle terapie, alla cura degli spazi, e del tempo libero, ogni dettaglio riceve la giusta attenzione perché ogni dettaglio conta per il personale benessere psicofisico.
Siamo in una clinica d’avanguardia a livello internazionale nel campo della medicina regolatoria e la diagnostica causale eppure, mentre con Stefano visitiamo la struttura respiriamo aria di casa. Ci si incontra, ci si saluta, ci si conosce tutti per nome, si scambiano due battute, una signora suona il piano e, a fianco delle varie camere e alle sale dedicate alle terapie, troviamo la palestra, la sala giochi, la sala lettura, il punto energetico per la meditazione. Fuori c’è invece aria fina e una fantastica vista sulle montagne circostanti.
Alla Swiss Mountain Clinic una cosa è chiara a tutti: “Il corpo non sbaglia mai; se si trova fuori equilibrio ci deve essere una causa a monte, e individuare la causa è il primo passo per una medicina che vuole essere risolutiva”. Per questo motivo la clinica si avvale di strumenti diagnostici differenziati per un approccio che includa tutte le componenti personali: genetiche, fisiche, biochimiche, mentali e spirituali. Un approccio che trova la sua massima espressione nella prevenzione. “La salute è un processo dinamico. Il nostro sistema immunitario sa fare bene il suo lavoro ma fattori stressanti che si ripetono nel tempo possono causare un disequilibrio con l’insorgenza di sintomi. Attraverso gli strumenti diagnostici di cui disponiamo ci è possibile individuare questi stress prima che diano origine alla malattia. Talvolta occorrono anni prima che un fattore di disturbo si manifesti in malattia, per cui ci sarebbe il tempo per intervenire a priori ma, purtroppo, non è ancora la prassi. In genere le persone si interessano alla loro salute solo nel momento in cui la perdono”, spiega Stefano.
“Come dico spesso: io non bevo la cola”, aggiunge Friederike per sottolineare la sua coerenza rispetto ai principi che propone ai pazienti: “La salute non è un dono divino ma un impegno personale. Ognuno è responsabile dello stile di vita che sceglie e delle conseguenze che ha. Oggigiorno, però, a questo si aggiungono fattori ambientali a cui non sempre è possibile sottrarsi. Pensiamo in modo particolare all’inquinamento dell’aria, delle acque, delle derrate alimentari, all’elettrosmog, ad alcuni medicamenti. Siamo consapevoli di questo e perciò ci siamo dotati di trattamenti tradizionali e innovativi che permettono di eliminare batteri, funghi, virus, parassiti, metalli pesanti e altri antagonisti della salute in modo efficace e di rafforzare il sistema immunitario. Questi sono utili sia per il ripristino della salute sia per la prevenzione per la quale abbiamo ideato appositi programmi di controllo della salute, rafforzamento immunitario, disintossicazione e rigenerazione eccetera, della durata di una settimana“.

La vostra clientela è internazionale ma conta pochi esponenti della Svizzera Italiana.
“È vero, i nostri pazienti giungono da ogni angolo del mondo, godiamo di ottima reputazione a livello internazionale mentre il nostro operato è meno conosciuto nella Svizzera Italiana. Speriamo con questo articolo e future collaborazioni di far conoscere anche ai ticinesi le opportunità di sostegno alla salute offerte dalla nostra clinica. Abbiamo apertura totale verso chi vive accanto a noi e ci piace anche l’idea di prossimità, anche se al momento abbiamo sviluppato poco l’attività ambulatoriale in quanto il nostro modo di operare si presta di più a una modalità residenziale di un minimo di tre giorni”.

Tra gli ambiti in cui vi proponete vi è la cura di malattie autoimmuni, oncologiche, o ritenute generalmente croniche. Cosa offrite in alternativa alla medicina ufficiale?
“Non curiamo malattie e nemmeno pazienti, curiamo ogni singola persona, tenendo naturalmente conto di tutto, anche dei sintomi sviluppati. L’approccio olistico che proponiamo non è un’alternativa o un complemento, è la via per trovare l’origine del disequilibrio ed agire su di essa. Non siamo dotati di protocolli; ogni percorso è ideato a misura di ogni singola persona. Siamo in sette miliardi su questa Terra, e non uno è uguale all’altro. Questo è ciò che offriamo a ogni paziente, indipendentemente dai sintomi che ha sviluppato, o anche in un contesto preventivo. Grazie alle numerose terapie di cui disponiamo otteniamo spesso ottimi risultati anche negli ambiti che ha menzionato. Quando le condizioni di salute sono fortemente compromesse il percorso diventa più lungo e intenso, e prosegue una volta rientrati a casa. Spesso prevede anche di modificare le proprie abitudini; per questo è importante la determinazione dei pazienti nel portare a termine la loro guarigione a trecentosessanta gradi. Non esistono miracoli, ma esistono soluzioni”.

Le soluzioni esistono sempre?

“Evidentemente siamo tutti mortali. Capita di essere confrontati con pazienti che si trovano al termine della loro esistenza. Alcuni richiedono di essere accompagnati in questa importante fase della loro vita non siamo specializzati in cure palliative per cui, quando possibile, li indirizziamo altrove. Mettiamo, invece, tutte le nostre conoscenze ed energie nel dare nuove possibilità laddove si credeva che tutto fosse perduto”. Come aggiunge Stefano: “Qui non ci diamo mai per vinti!”.

Allergie, intolleranze, malattie autoimmuni sembrano essere in aumento. È anche la vostra percezione?
“Sì, come detto, le condizioni ambientali sono cambiate e l’organismo è confrontato con un crescente numero di inquinanti e situazioni stressanti. Ciò che abbiamo rilevato è anche un abbassamento dell’età in cui compaiono queste malattie. Sempre più spesso abbiamo in cura bambini e ragazzi. Per fortuna possiamo fare molto insieme a loro. Per questi motivi è oggi ancora più importante prendersi cura della propria salute con un’adeguata igiene di vita”.

Attualmente si registrano anche diversi casi di persone con problemi di salute dovuti alla Covid o al vaccino di protezione. Vi siete confrontati anche con questo tema?
“Purtroppo sì. Va detto che le approfondite tecniche di disintossicazione che proponiamo, come l’INUSpherese per la purificazione del plasma sanguigno, si stanno dimostrando utili anche in questi casi”.